SABATO 2 MARZO, dalle ore 18, presso la nostra sede presentiamo Il Mare A Terra. La meravigliosa storia degli alabastrai di Volterra, nuovo libro dell’amico Duccio Benvenuti. Proseguiremo l’evento in sede con un’apericena.
“DOVE FANNO IL DESERTO, LO CHIAMANO PACE” (Tacito)
Oggi, Sabato 24 febbraio, sono due anni dall’invasione dello stato russo e dallo scoppio della guerra inter–imperialistica in Ucraina con i suoi continui crimini e distruzioni. In Palestina prosegue la guerra genocidiaria del governo israeliano supportato da USA e UE, al di là dei vari discorsi di facciata.
Necessaria la ferma opposizione contro ogni narrazione guerrafondaia dell’ordine vigente che esalta il militarismo – come la strategia propagandista nelle scuole e università – e che parla di guerre “giuste” o “necessarie” – della serie “se vuoi la pace prepara la guerra” – e contro tutti gli eserciti, le spese militari, l’industria bellica, le servitù militari e i massacri dei popoli.
Da rigettare tutte le bandiere nazionaliste che dividono le società umane, che dividono i proletariati delle varie regioni del mondo per gli interessi delle élites dominanti, esse sono vessilli di morte.
Le guerre si riproducono e devastano il pianeta. Lo stato italiano è dentro molte di queste guerre. Riempie di armi, tra gli altri, lo stato ucraino e quello israeliano, e reprime con il manganello al suo interno coloro che lottano e manifestano contro il genocidio incrementale delle/dei palestinesi e le complicità delle istituzioni “democratiche”, come gli studenti di Pisa e Firenze.
Lo stato italiano, alla faccia dei tanto sbandierati principi costituzionali, è lo stato, dopo gli USA, con il maggior numero di missioni militari all’estero: ha 3.500 militari impegnati in 44 teatri di guerra all’estero. Ogni anno aumentano le spese militari sottraendo risorse alla previdenza sociale, alla scuola e alla sanità.
La guerra dello Stato è sempre una guerra totale che si abbatte all’esterno con le bombe su altre popolazioni in nome di “sacri principi” necrofili e all’interno dei confini – con il securitarismo – sulle classi subalterne, sulla povera gente, sulle immigrate e sugli immigrati, su coloro che non ci stanno e lottano nelle scuole, nelle strade, nei luoghi di lavoro e nei territori per un mondo migliore senza oppressione e sfruttamento.
La guerra è un acceleratore di processi totalitari, le varie dimensioni sociali vengono progressivamente irreggimentate e il pensiero critico sempre più emarginato e soffocato.
Ma nonostante tutto ciò – nelle varie parti del mondo, come in Ucraina e Russia – tante persone disertano le guerre. Dal basso c’è chi si mobilita contro la ferocia terroristica e antiumana dei vari poteri vigenti – economici, patriarcali, burocratici e teocratici – lotta e resiste, insieme e in solidarietà con altre/i, con le vittime dell’odio e della violenza pianificati, riprodotti e veicolati dal sistema capitalistico dominante globale.
In un mondo sconvolto dalla barbarie sistemica come quello in cui ci troviamo, la necessità/possibilità è quella di un agire trasformativo conflittuale e costruttivo, per una battaglia di classe e umanista, autogestionaria e federalista senza confini, per un socialismo autogestionario e antiautoritario. Una lotta per la vita, per preservare la vita e per la libertà, l’autonomia di ogni persona nell’uguaglianza, per creare nuove relazioni umane e associative libertarie e un nuovo modo di abitare la Terra, in cui tecnica e produzione seguano principi filosofico-pratici etici ed estetici biofili ab origine. Una sfida che deve armonizzare il più possibile i mezzi con il fine come hanno sottolineato vari pensatori rivoluzionari ed umanisti.
Viva la libertà e la giustizia sociale per tutti gli abitanti del pianeta Terra! Per un mondo senza fabbriche di morte, senza eserciti e fili spinati!
Immediato, concreto e duraturo cessate il fuoco a Gaza e immediati aiuti alla popolazione martoriata!
Vita, Terra e Libertà per i/le palestinesi! Sostegno ai disertori ucraini e russi! Stop imperialismi, Stop The War!
Spazio Libertario Pietro Gori – Volterra
(Via Don Minzoni 58).