SIGNORNÒ – SOLIDARIETÀ CON I DISERTORI DI TUTTE LE GUERRE

Lo Spazio Libertario Pietro Gori organizza presso la propria sede un’appuntamento contro la guerra, in solidarietà ai disertori di tutte le guerre, per Sabato 2 Novembre dalle ore 17. Ci ritroviamo quel giorno per rinnovare la nostra convivialità antimilitarista con letture, riflessioni, poesie, disegni, canti e quant’altro.. contro la necrofilia del potere, contro il DDL 1660 e contro ogni forma di repressione.

Tutti invitati e tutte invitate a partecipare!

FESTA LIBERTARIA – San Lorenzo a Merse (SI) – 6-7-8 Settembre

Tutti invitati e tutte invitate a partecipare alla Festa Libertaria, evento interculturale, politico e multitematico organizzato da diversi gruppi e individualità! Ci ritroveremo per la Festa il 6, il 7 e l’8 Febbraio al Circolo Arci di San Lorenzo a Merse (SI). Il programma e gli ulteriori dettagli dell’evento sono riportati nella locandina che aggiungiamo di seguito.

“AVANTI SIAM RIBELLI, LANCIOTTO BALLERINI E I LUPI NERI, MONTE MORELLO 1943-1944” – Presentazione dell’opuscolo

Verso il 25 aprile dalla parte di chi diserta le guerre, di chi si oppone ai militarismi e ai nazionalismi, dalla parte di chi resiste e lotta dal basso per un mondo di giustizia e libertà senza confini, senza fili spinati, eserciti e fabbriche di morte !

SABATO 13 APRILE, DALLE ORE 17.30, presso la nostra sede:

PRESENTAZIONE DEL PAMPHLET DI MARCO ROSSI
“AVANTI SIAM RIBELLI, LANCIOTTO BALLERINI E
I LUPI NERI, MONTE MORELLO 1943-1944”

«Ribelli. Eravamo dei ribelli all’oppressione materiale e morale perpetrata dai fascisti e dai tedeschi nei confronti di uomini che volevano, invece, essere liberi».

È il racconto delle vicende della banda di Lanciotto Ballerini nel fiorentino, una delle prime formazioni partigiane toscane, composta da renitenti toscani e di altre regioni, ma della quale facevano parte anche resistenti di altre nazionalità, a riprova del carattere internazionalista della lotta di liberazione.
Una banda libertaria – quella dei “Lupi Neri” – divenuta ben presto un simbolo di riscossa popolare, di Resistenza all’oppressione nazi-fascista, per una società libera dallo sfruttamento e dalle guerre.

“DOVE FANNO IL DESERTO, LO CHIAMANO PACE” (Tacito)

Oggi, Sabato 24 febbraio, sono due anni dall’invasione dello stato russo e dallo scoppio della guerra interimperialistica in Ucraina con i suoi continui crimini e distruzioni. In Palestina prosegue la guerra genocidiaria del governo israeliano supportato da USA e UE, al di là dei vari discorsi di facciata.
Necessaria la ferma opposizione contro ogni narrazione guerrafondaia dell’ordine vigente che esalta il militarismo come la strategia propagandista nelle scuole e università e che parla di guerre “giuste” o “necessarie” della serie “se vuoi la pace prepara la guerra” e contro tutti gli eserciti, le spese militari, l’industria bellica, le servitù militari e i massacri dei popoli.

Da rigettare tutte le bandiere nazionaliste che dividono le società umane, che dividono i proletariati delle varie regioni del mondo per gli interessi delle élites dominanti, esse sono vessilli di morte.

Le guerre si riproducono e devastano il pianeta. Lo stato italiano è dentro molte di queste guerre. Riempie di armi, tra gli altri, lo stato ucraino e quello israeliano, e reprime con il manganello al suo interno coloro che lottano e manifestano contro il genocidio incrementale delle/dei palestinesi e le complicità delle istituzioni “democratiche”, come gli studenti di Pisa e Firenze.

Lo stato italiano, alla faccia dei tanto sbandierati principi costituzionali, è lo stato, dopo gli USA, con il maggior numero di missioni militari all’estero: ha 3.500 militari impegnati in 44 teatri di guerra all’estero. Ogni anno aumentano le spese militari sottraendo risorse alla previdenza sociale, alla scuola e alla sanità.

La guerra dello Stato è sempre una guerra totale che si abbatte all’esterno con le bombe su altre popolazioni in nome di “sacri principi” necrofili e all’interno dei confini con il securitarismo sulle classi subalterne, sulla povera gente, sulle immigrate e sugli immigrati, su coloro che non ci stanno e lottano nelle scuole, nelle strade, nei luoghi di lavoro e nei territori per un mondo migliore senza oppressione e sfruttamento.

La guerra è un acceleratore di processi totalitari, le varie dimensioni sociali vengono progressivamente irreggimentate e il pensiero critico sempre più emarginato e soffocato.

Ma nonostante tutto ciò nelle varie parti del mondo, come in Ucraina e Russia tante persone disertano le guerre. Dal basso c’è chi si mobilita contro la ferocia terroristica e antiumana dei vari poteri vigenti – economici, patriarcali, burocratici e teocratici – lotta e resiste, insieme e in solidarietà con altre/i, con le vittime dell’odio e della violenza pianificati, riprodotti e veicolati dal sistema capitalistico dominante globale.

In un mondo sconvolto dalla barbarie sistemica come quello in cui ci troviamo, la necessità/possibilità è quella di un agire trasformativo conflittuale e costruttivo, per una battaglia di classe e umanista, autogestionaria e federalista senza confini, per un socialismo autogestionario e antiautoritario. Una lotta per la vita, per preservare la vita e per la libertà, l’autonomia di ogni persona nell’uguaglianza, per creare nuove relazioni umane e associative libertarie e un nuovo modo di abitare la Terra, in cui tecnica e produzione seguano principi filosofico-pratici etici ed estetici biofili ab origine. Una sfida che deve armonizzare il più possibile i mezzi con il fine come hanno sottolineato vari pensatori rivoluzionari ed umanisti.

Viva la libertà e la giustizia sociale per tutti gli abitanti del pianeta Terra! Per un mondo senza fabbriche di morte, senza eserciti e fili spinati!

Immediato, concreto e duraturo cessate il fuoco a Gaza e immediati aiuti alla popolazione martoriata!
Vita, Terra e Libertà per i/le palestinesi! Sostegno ai disertori ucraini e russi! Stop imperialismi, Stop The War!

Spazio Libertario Pietro Gori – Volterra
(Via Don Minzoni 58).

“QUANDO L’IMMAGINE UCCIDE L’IMMAGINAZIONE” – Incontro sulla vita e il pensiero di Annie Le Brun

Sabato 16 dicembre, dalle ore 17.30, ci incontreremo con Martina Guerrini, presso la nostra sede, per confrontarci sulla vita e il pensiero di Annie Le Brun. Riportiamo di seguito la presentazione dell’incontro.

Quando l’immagine uccide l’immaginazione

Questo è il titolo della conferenza che Annie Le Brun ha tenuto a Roma il 3 maggio 2023 all’Accademia delle Belle Arti.

Che ruolo hanno, oggi, le immagini?

Mentre la mercificazione di tutto e tutti continua apparentemente senza ostacoli la sua corsa distruttrice, restano – attuali – le domande su come sovvertire l’esistente.

Martina Guerrini, curatrice del testo L’eccesso di realtà. La mercificazione del sensibile, ci parla della conferenza romana alla quale ha partecipato in dialogo con Annie Le Brun, oltre ad approfondire la critica radicale dell’autrice francese attraverso i testi degli ultimi trent’anni.

Una parziale raccolta dei testi di Annie Le Brun è stata ristampata il mese scorso dalla casa editrice Bouquins/la collection con il titolo L’infini dans un contour.

Annie Le Brun (1942) è una poetessa surrealista, scrittrice e critica letteraria francese. Incontra André Breton a ventuno anni e prende parte alle attività del movimento surrealista dal 1963 agli ultimi anni prima dell’autodissoluzione del gruppo. È stata la compagna di vita del poeta surrealista, commediografo e traduttore croato Radovan Ivšić, scomparso nel 2009. La rivista “Malamentente” ha pubblicato il suo intervento in occasione del seminario “Le immagini contro l’immaginazione: la mercificazione del sensibile”, tenutosi il 3 maggio 2023 all’Accademia di Belle Arti di Roma. L’intervento è stato trascritto e tradotto a opera di Martina Guerrini, che di Annie Le Brun ha anche curato il volume: “L’eccesso di realtà. La mercificazione del sensibile”(BFS, 2020).

… per la prima volta, capitale e tecnologia condividono assolutamente lo stesso obiettivo di ridurre tutto al numero. Quello che potremmo definire un cinismo tecnologico, proveniente dalla razionalità del profitto, si manifesta raddoppiando il cinismo del capitale in un’escalation che nulla sembra poter fermare. E questo avviene attraverso una dematerializzazione dell’immagine che porta a una dematerializzazione attraverso l’immagine che induce il rovesciamento di ogni cosa nel suo contrario, la libertà nell’asservimento, la collettività nella solitudine, la singolarità nella somiglianza…

In realtà, quasi nessuno si è reso conto che il mondo digitale non ha alcuna intenzione di combattere ciò che sta sostituendo. Al contrario, si presenta addirittura come un’ottimizzazione, che gli permette di installare i suoi dispositivi di controllo e di profitto, senza misurarne le reali conseguenze. Questa è la trappola. Qualcosa sta scomparendo, senza che si sappia bene cosa o come.

Per questo è urgente prendere la misura di ciò che la distribuzione esponenziale delle immagini ci sta facendo perdere, rinchiudendoci ogni giorno un po’ di più nella vertigine del suo décervelage.

L’unica domanda è ormai sapere se esiste una via d’uscita da questo labirinto, all’interno del quale è sempre più difficile distinguere tra realtà e finzione…” (Annie Le Brun).

SPAZIO LIBERTARIO PIETRO GORI – VIA DON MINZONI, 58 VOLTERRA

2 dicembre 2023: iniziativa pubblica per la solidarietà al popolo palestinese

Domani, alle 17, ci incontreremo nella nostra sede per confrontarci sulla guerra in corso nei territori palestinesi. Per l’occasione interverrà il compagno Claudio Strambi, militante dell’Unione Sindacale Italiana. L’iniziativa sarà per noi un presupposto per esprimere ancora una volta la nostra solidarietà alla popolazione palestinese, martoriata dagli interventi militari di Israele, a Gaza ma anche altrove.

 

 

 

GASVOLTA – Prossimo appuntamento

GASVOLTA – Gruppo di Acquisto Solidale attivo a Volterra per un approccio critico al consumo.

 PROSSIMO APPUNTAMENTO DEL GASVOLTA DOMENICA 26 NOVEMBRE, DALLE 11 ALLE 17, ALL’INTERNO DELLA NOSTRA SEDE.

Tutti invitati e tutte invitate!
Pranzo in condivisione; se puoi porta quello che vuoi.

FERMIAMO L’ORRORE SENZA FINE A GAZA! VITA, TERRA E LIBERTÀ PER IL POPOLO PALESTINESE!

Lo stato israeliano da decenni pratica un feroce apartheid contro le popolazioni palestinesi, e bombarda ciclicamente la Striscia di Gaza con inenarrabili massacri di civili inermi, distruzioni e disastri ambientali.
Adesso, la sua furia sterminatrice, legittimata e appoggiata da USA ed Europa, ha perso ogni freno residuo.
I bombardamenti che vanno avanti sulla Striscia, incessanti, da un mese e mezzo con violenza mai vista stanno rendendo incompatibile con la vita un territorio dove abitano 2,2 milioni di esseri umani. Mentre sono in corso da vari giorni i combattimenti di terra, Gaza è un grande campo di sterminio per bambini (quasi la medegli abitanti) e per adulti: senza acqua, senza luce, senza cibo e senza cure. I morti non si contano più e non ha più senso contarli! Quando si dice genocidio non è un’esagerazione! Questo genocidio è supportato dalla potenza imperialista USA che modera l’irruenza del suo mastino israeliano solo allo scopo di regolare il massacro entro i limiti funzionali ai suoi interessi imperiali. Mentre nei progetti di Netanyahu c’è l’esodo verso il deserto del Sinai degli abitanti di Gaza, nei progetti di Biden c’è la trasformazione di Gaza in una “riserva palestinese” con occupazione militare “internazionale”, cioè controllata dagli stessi USA. E, se pur marginale, non può essere taciuto il ruolo del governo italiano: dopo che il vice ministro Cirielli aveva proposto di bloccare proprio ora! gli aiuti umanitari a Gaza, la Marina militare italiana ha inviato due navi militari davanti alle coste di Gaza in supporto allo schieramento navale da guerra degli USA già presente in loco a sostegno di Israele. Del resto, da sempre i governi italiani, di destra e di sinistra, hanno collaborato militarmente con lo stato d’ Israele.

Noi non consideriamo “resistenza” l’azione militare di Hamas del 7 ottobre che ha massacrato centinaia di civili israeliani innocenti. Noi consideriamo Hamas per quello che è: una forza reazionaria, feudale, che nel suo statuto ha definito le rivoluzioni francese e russa come congiure ebraiche. Una forza che ha dietro di sé alcuni tra gli stati più reazionari del mondo: dalla petromonarchia del Qatar, all’Iran degli Ayatollah che
tortura le donne senza velo, alla Turchia di Erdogan che massacra il popolo curdo e cerca di soffocare l’esperienza rivoluzionaria della Rojava. D’altra parte, il governo Netanyahu utilizza lo spauracchio di Hamas per alimentare una spirale perversa quanto distruttiva, funzionale ai suoi piani di colonizzazione e pulizia etnica nei territori palestinesi.
Siamo a fianco delle popolazioni palestinesi, per la loro autodeterminazione, con una visione internazionalista e libertaria, socialista e federalista, contro tutti i muri, fili spinati e confini fra i popoli, fra gli esseri umani! Sosteniamo tutte le forme di lotta popolare diretta palestinese, avendo come esempio, tra altri, la lotta che per oltre un decennio ha visto villaggi della Cisgiordania mobilitarsi quotidianamente con a fianco centinaia di giovani ribelli israeliani! Sosteniamo e riteniamo molto importante il dissenso che si manifesta
in Israele e siamo molto attenti a ciò che si muove nella società israeliana. Sosteniamo e riteniamo importanti i blocchi delle merci israeliane messi in atto dai portuali di Genova, Barcellona, Sidney e Belgio. Consideriamo di gran valore le mobilitazioni propalestinesi degli ebrei negli USA. Siamo attivi per il massimo allargamento possibile dell’area di solidarietà alle popolazioni palestinesi.

SENZA GIUSTIZIA NON PUÒ ESSERCI PACE! SOLIDARIETÀ CON IL POPOLO PALESTINESE! BASTA MASSACRI! IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO! AIUTI IMMEDIATI ALLA GENTE DI GAZA! STOP COLLABORAZIONE MILITARE CON ISRAELE! CONTRO LA NECROFILIA DEL POTERE, RESTIAMO UMANI!

Spazio Libertario Pietro Gori di Volterra Alcuni Anarchici di Pisa
novembre 2023.

(volantino in formato pdf)

LA GUERRA IN UCRAINA E L’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO – Presentazione del libro

SABATO 28 OTTOBRE, dalle ORE 17,30
PRESENTAZIONE DEL LIBRO

“LA GUERRA IN UCRAINA E

L’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO”
.
INCONTRO E DISCUSSIONE CON IL CURATORE PIETRO BASSO

PRESSO LO SPAZIO LIBERTARIO PIETRO GORI.

GUERRA, I POTENTI PER IL LORO AFFARI E IL LORO POTERE REALIZZANO UN DESERTO DI MORTE, DISTRUZIONE E MACERIE E POI LA CHIAMANO PACE. UNA PACE CHE NON C’E’ MAI, LA GUERRA E IL MILITARISMO SONO PERMANENTI IN UN MONDO SCONVOLTO DA DECINE DI CONFLITTI. SI PENSI IN PRIMO LUOGO A QUELLO CHE STA AVVENENDO IN PALESTINA CON I MASSACRI DEI CIVILI A GAZA SOTTO I BOMBARDAMENTI DELL’ESERCITO ISRAELIANO.
L’ UCRAINA DA MOLTI MESI, CON L’INVASIONE DA PARTE DELLE TRUPPE DI PUTIN, E’
IL TEATRO DELLO SCONTRO INTERIMPERIALISTICO NEL NUOVO SECOLO FRA STATO RUSSO DA UN LATO E USANATO DALL’ALTRO CHE
SUPPORTANO IL NAZIONALIS
TA ZELENSKY, CON LE POPOLAZIONI UCRAINE MARTORIATE E CON UNA ESCALATION SU
CUI ALEGGIA IL BARATRO NUCLEARE!

NEL PRESENTARE QUESTO LIBRO VOGLIAMO ANALIZZARE E DIBATTERE SUGLI INTERESSI ECONOMICI CHE
SOTTENDONO IL CONFLITTO E I POSSIBILI SVILUPPI IN UN CONTESTO GLOBALE DI CRESCENTE DEVASTAZIONE BELLICA, MA ANCHE DELLE COSTANTI RICADUTE SUI TERRITORI IN CUI VIVIAMO, TERRITORI IN CUI LA MILITARIZZAZIONE E’ CRESCENTE!
COME SPAZIO LIBERTARIO PIETRO GORI DA SEMPRE SIAMO CON COLORO CHE
OVUNQUE SI OPPONGONO E DISERTANO LE GUERRE IMPERIALISTE DEL DOMINIO CAPITALISTICO IN NOME DELLA GIUSTIZIA SOCIALE E DELLA LIBERTÀ PER TUTTI GLI ESSERI UMANI! IN NOME DELLA VITA CONTRO LA NECROFILIA DEL POTERE!
SIAMO CONTRO I NAZIONALISMI FRATRICIDI, CONTRO LE IDEOLOGIE OSCURANTISTE E REAZIONARIE, CONTRO TUTTI I
CONFINI FISICI E MENTALI IMPOSTI E INOCULTATI DAGLI AUTORITARISMI DI OGNI TIPO CHE DIVIDONO GLI SFRUTTATI E GLI OPPRESSI AD OGNI LATITUDINE, CHE DIVIDONO I SENZA POTERE IN OGNI PARTE DEL PIANETA TERRA!
SIAMO PER L’UNIONE E LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALISTE, LOTTANDO PER COSTRUIRE UN MONDO DI LIBERI E
UGUALI DAL BASSO, SENZA DOMINATORI E DOMINATI, SENZA FABBRICHE DI MORTE, BASI ED ESERCITI!

SPAZIO LIBERTARIO PIETRO GORI – VOLTERRA, VIA DON MINZONI 58.